sabato 27 ottobre 2012

Sesta lettera aperta al premier Monti


Caro Presidente Monti,

eccomi a Lei con alcune osservazioni critiche. Non mi illudo, ovviamente, che Lei risponda o agisca di conseguenza. La regola di cui Lei è insuperabile interprete si fonda sul principio di fingere di non sentire. Ad esempio Le ho chiesto  di risolvere e chiarire il problema della massoneria e Lei ha applicato il principio citato in modo esemplare. Le ho chiesto di intervenire sul ministro alle infrastrutture Corrado Passera perchè un ministro non può rimanere in quel posto con una imputazione come quella di Biella in tema fiscale, e Lei ha fatto orecchie da mercante.

Le ho chiesto di chiudere l'accordo con la Svizzera che ci avrebbe portato in cassa 12-15 miliardi, ma Lei promette e non mantiene. E qui la cosa diventa particolarmente grave perchè Lei potrebbe evitare l'aumento IVA, oppure potrebbe dimezzare l'Imu, ed invece di chiudere l'accordo con la Svizzera, preferisce scivolare fuori dall'argomento. Ora caro Presidente, le ipotesi di lavoro sul tema svizzero sono quattro,  escludendo, ovviamente quella della follia. Uno, Lei ha ingenti capitali in Svizzera ed evita accuratamente di pagare lì quelle imposte che ha evaso qui. Due, i Suoi amici, hanno grossi capitali in Svizzera e Lei, per motivi vari, non vuole arrecare loro un danno. Tre, Lei è un incapace. Quattro,  il primo e il secondo punto sussistono contemporaneamente, almeno come possibilità. Non so quale delle quattro sia  quella vera;  certo Lei non si  comporta così per fare una cortesia a me.

Non mi stupisco di Lei, né di un Capo dello Stato che la nomina senatore a vita quando Lei non ne ha i titoli, mentre provo ribrezzo per quelle forze politiche che non La inchiodano alle Sue responsabilità. Non mi stupisco di piccoli uomini senza dignità politica che si adattano ad un ambiente politico espressione del nulla, quali sono i vari Letta (soprattutto quello del pizzino), Bersani, Di Pietro, Maroni ed altri dello stesso stampo, ma di chi (vedi Grillo) fondando la propria azione sulla critica non rivela la sua assoluta conflittualità istituzionale con la soluzione del problema Svizzera. Vorrei, con questa mia, ma Le assicuro che non sarà l'ultima, chiederLe se i tagli fatti, dopo un anno e la nomina di un Ministro (Giarda) e di un esperto (Bondi), sono quelli apparsi in una trasmissione televisiva (Report) con relativa figuraccia del ministro Fornero.

Francamente è augurabile che prima o poi tutti, Lei per primo, siate portati davanti ad un  giurì d'onore che  faccia un esame profondo mettendoVi in stato d'accusa. Pensi che la vedevo, tipo Saddam o Mubarak (senza nipoti), incalzato dalle domande della pubblica accusa che inchiodava Lei ed i vari Passera, Fornero, Cancellieri... alle loro responsabilità, balbettante, con la saliva che usciva dai lati della bocca, come Forlani a Milano. Sul più bello, purtroppo , mi sono svegliato... A proposito di Cancellieri: quando quest'ultima caccerà il «signor Prefetto» di Napoli? Gli ricordi a costui che se mangia, si veste, e così via lo deve ai «signori cittadini» che gli pagano un lauto stipendio. O forse la Cancellieri ha la solidarietà da Prefetto?


Cordialmente, Renato Ellero
renato.ellero@gmail.com

P.S.

Dopo le dichiarazioni del ministro Clini relative alla sentenza dell'Aquila e dopo aver avuto conoscenza delle intercettazioni di Bertolaso e delle «confessioni» di Boschi, non crede che un governo dotato di un  minimo, e sottolineo minimo, di dignità dovrebbe cacciarlo con brutale celerità? Oppure siete così «ammortizzati» che nulla può intaccare la vostra bronzea indifferenza?

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